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In questi giorni abbiamo assistito al ritorno in tv di un programma che contribuì a mantenere alta la popolarità di Mike Bongiorno per diversi anni, quando già era in declino il suo astro televisivo: la “Ruota della Fortuna”. Mike, com’è noto, perse l’appannaggio del giovedì sera, la serata nella quale veniva trasmesso il suo fortunato quiz “TeleMike”, quando i gusti del pubblico cambiarono e i suoi tentativi di andargli dietro non riuscirono (tra l’altro, anche rifacendo uno dei giochini di “Colpo grosso”, quello del “su e giù”).

Mike allora si spostò sulla fascia preserale, che aveva intuito poter essere fondamentale, soprattutto perché di lì a poco ci sarebbe stata la battaglia dei tg, che Mediaset aveva potuto produrre proprio in quegli anni. La “Ruota”, come traino del TG5, fu formidabile e ciò consentì al videogiornale condotto da Mentana di sopravvivere a tutti coloro che gli avevano pronosticato una terribile fine. Fu proprio grazie al successone della “Ruota” che a Mike fu permesso di continuare a imperversare su Canale5. Tutto ciò durò finché la Rai non decise di controprogrammare e Pippo Baudo si inventò (o meglio riciclò alcune sue vecchie idee in) “Luna Park”, che ebbe la meglio.

 

La “Ruota”, però, non andò subito in pensione: Mike la spostò su Rete4, continuò per qualche tempo a condurla, finché alla fine essa fu lasciata nel dimenticatoio e riportata alla luce, ora, da Enrico Papi.

La storia di questo programma, tuttavia, non è completa e non è corretta la versione che sempre ne dà nelle sue interviste Mike. Infatti, quest’ultimo si considera il primo ad aver condotto la “Ruota della Fortuna” in Italia, quando si tratta di una vera e propria fregnaccia. 

I diritti del programma americano, in effetti, non furono acquistati all’inizio dalla Fininvest, ma da Odeon TV, che fece condurre la “Ruota” al suo volto più noto del periodo, il presentatore Augusto Mondelli, in arte Casti, un umile e bravo travet della tv, il quale aveva uno stile pacato e responsabile, acuto e pacioso, oltre che un volto sereno e intelligente, incorniciato dagli occhiali tondi tondi. Fu il breve spazio di una stagione, in effetti, durante la quale Mike, che voleva assolutamente la “Ruota”, ne portò al successo nella domenica di Canale 5 una versione riveduta e corretta, chiamata “Parole d’oro”, la cui valletta era la ora scomparsa figlia di Al Bano e Romina Power, Ylenia Carrisi.

Mike fece pressioni perché il format originale fosse comprato e alla fine lo ottenne. Poi, con abile mossa, cercò di cancellare dalla storia del programma qualsiasi precedente. Tuttavia, ci sono ancora fedeli spettatori di Casti che si possono ricordare di quel bravo ragazzo, serio e segaligno, tanto diverso nel suo stile da Mike, il quale aveva condotto molto tempo prima di lui una versione genuina e non gonfiata del programma più longevo di tutti i tempi.

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