Talora mi sento davvero stupido. Quando penso di aver raggiunto un equilibrio, mi rendo conto che è già rotto. E di rottura in rottura, mi ritrovo a zoppicare, guardandomi in uno specchio di illusioni deluse e di sogni infranti, come vetri spezzati da folate di vento.
E forse sarà vero che la gente mente sempre (mentre io no, non ci riesco), ma è anche vero che quante volte ci ho creduto davvero. Come uno stupido.
E anch’io ho scritto poesie che non si possono seminare o coltivare, perché talmente buie da non desiderare la gioia, o talmente finte (legate a altri modelli) da sembrare come nude davanti ad uno specchio deformante. E anch’io ho fatto tante volte finta di nulla davanti a qualcuno che mi ha usato e, poi, allegramente, se n’è andato.
Magari non sarà stata la mia camera da letto, ma se metto al suo posto un’auto, o la spiaggia, non vedo molte altre differenze.
2 commenti
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marzo 31, 2009 a 11:00 am
brigitta
Mi piacerebbe poter dire due parole sulla canzone di Ale.
Quando l’ho sentita ho provato quella sensazione che si prova quando qualcosa ti sembra … fuori posto…si, un leggero disagio.
Forse per i troppo vertiginosi acuti, l’eccesso e l’incomprensibilità dei sussurri, dello “stupida” del “sempre”.
E’ una bella canzone drammatica, oserei definirla drammatizzata, coerente col personaggio “maledettino” di Alessandra ma oltre questo non riesco ad andare. ( Eppure aderisco inevitabilmente alle immagini del testo, con tutti i miei anni e la mia storia!)
E’ un po’ come vedere in teatro un giovane truccato da vecchio.
Forse Alessandra, vista la sua giovane età e la voce così potente e fresca, non riesce a “rendere” del tutto credibile l’amarezza, la rassegnazione e il doloroso cinismo che la canzone comunica…mi viene da immaginarla cantata da quella vecchia e (vera) maledetta della Bertè o, ancora meglio dalla divina e perduta mimì….E’ una bella canzone ma non la sento al posto giusto.
Comunque Alessandra è e resta un talento … poi, col tempo, invecchierà.
aprile 7, 2009 a 12:46 pm
erikina
Il testo di questa canzone mi tocca, mi tocca da vicino, per tanti motivi che non sto a spiegare qui ma ci tenevo a precisarlo!
Per quanto riguarda la canzone in generale, ho ascoltato sia la versione live che quella registrata.
Non mi piace il timbro di Alessandra quanto sale nelle note alte, e come urli nella parte finale, ma forse questa è solo una questione di studio.
Preferisco, stranamente, la versione incisa, (cosa che invece non avviene per Valerio) perché probabilmente nel live non riesce a controllare la voce come vorrebbe, anche se non ho l’orecchio per sentire le imprecisioni.
Personalmente non sono amante delle sceneggiate, se posso chiamarle così, e nel live penso che esasperi un po’ troppo la parte emotiva e a me questo come ho già detto non piace.
il giudizio complessivo è comunque per me è più che positivo, ma la parte maggiore per me la gioca il testo, che forse sarebbe stato interpretato in modo più elegante da un’altra cantante.