E’ bastata qualche puntata dell'”Isola dei Famosi” ed è stato subito Scanu-show. Metti Valerio da qualche parte e sta’ tranquillo: lo Scanu riesce a rinvigorire show bolliti, a far fare ascolti assurdi anche alle competizioni meno gettonate, a risollevare la geriatria televisiva.

Valerio è più che un cantante, ormai, e noi che siamo stati puristi ci dobbiamo rassegnare: senza averne l’aria, è un imitatore, uno showman, perfino un battutista.

E tutto ciò, stravagantemente, solo in modo quasi istintivo. Nell’esordio tra Alvin e la pesantezza di mr35cm, lui, immarcescibile, s’è buttato dall’elicottero, s’è preso i suoi tempi per arrivare sulla spiaggia (mica è una gara di velocità), togliendosi anche l’imbragatura, poi ha guardato con aria impietosita i suoi concorrenti agitarsi per prendere un totem, ha deciso che non era cosa per lui e alla fine s’è messo ad agitare le mani come un granchio impazzito, dopo aver tentato di prenderne uno.

Ci rendiamo conto? Mentre gli iper-ormonosi si sono messi a buttarsi di qui e di là, inzaccherandosi più di due lottatrici nel fango, lui invece serafico ha aspettato che Alvin arrivasse dalle sue parti ad aiutarlo.

E mentre quest’ultimo, quasi preoccupato, si faceva tranciare contemporaneamente due mignoli dal granchiaccio più schifoso dell’intero universo, Valerio lo guardava, sorridente, come a dire: “Io non ci penso nemmeno”.

Cioè, quest’uomo è un genio. Ci voleva lui a sistemare gli ascolti dell'”Isola”, altro che la Marcuzzi. Due-tre anni e vi sostituisce tutti, soloni della tv.

Faccio alcune proposte:

“Valeri e Valerie”: nuovo programma del pomeriggio per cuori infranti. Il meccanismo è semplice: uomini e donne cercano di trovare l’anima gemella. Conduce Valerio, in un vestito fasciato e capelli biondo-platino. E’ talmente bravo che tutti si innamorano di lui.

“Amici di Valerio”: nuovo talent-show, dove si formano cantanti, ballerini e attori per il futuro. Conduce Valerio, che però ha anche tutta una serie di collaboratori: l’affascinante e pelato Valerman, dal baffo che conquista; Grazia Di Scanile, che con quest’ultimo battibecca, ma sotto sotto è attratta dal suo fascino animale; Valerisson, maestro di ballo latino-americano famoso per la sua abilità nella mossa; e la Valeriano, algida e biondissima insegnante di danza classica.

“La prova del Valerio”: game-show culinario dove Valerio si sdoppia: con una parruccona bionda dà consigli di cucina (memorabili i suoi piatti con specialità di lago), invecchiato sapientemente racconta i prodotti della Sardegna, con un cappello di cuoco poi gareggia con se stesso, riuscendo a vincere in entrambi i casi. Ovviamente al televoto.

“Valerio finale”: un Valerio molto professionale introduce due contendenti, li difende entrambi, giudica la causa e vince sempre.

“Valeriorum”: un altro Valerio più sbarazzino, dal vago accento romano, introduce due contendenti, ascolta dal bancone del giudice le loro rimostranze, giudica la causa e intanto dà anche la pubblicità. Il tutto tenendo a bada un pubblico parlante particolarmente petulante, che lui ammalia col fascino animale (e senza nemmeno la pelata di Jurman, capisciammé).

“Che Valerio che fa”: un Valerio dall’accento ligure, molto chic e particolarmente preparato, intervista, nel suo abito attillato (adesso che ha fatto l'”Isola” può permetterselo), tre uomini di cultura, gareggiando con loro col suo finissimo umorismo. Nel clou della serata, dopo aver discettato di meccanica quantistica, agiografie di protomartiri e film impegnatissimi in turcomanno girati in bianco e nero, ovviamente sempre con profonda maestria, ospita una comica piuttosto popolaresca, dal vago accento piemontese, chiamata Luciana Valerietto, che fa arrossire il presentatore con le sue argute battute.

E potrei andare avanti per ore, eh, ma ho anche una casa da far andare avanti!

Valerio, ti voglio bene. Se non ci fossi, bisognerebbe inventarti.